Mirri al CorSport – Se trovo il nuovo Dybala non lo sconto nemmeno al City
Dario Mirri approfondisce alcuni aspetti citati in conferenza.
Dopo aver parlato nella sala stampa di Manchester, il presidente del
Palermo ha aggiunto altro ai microfoni del Corriere dello Sport.
Mirri ha iniziato parlando delle potenzialità della città che hanno
convinto il City Group ad investirci, spostandosi poi sugli obiettivi
del club (su cui difficilmente si sbilancia): “L’ambizione è tornare in Serie A. Naturalmente per rimanerci, perché non c’è nulla di peggio che salire e poi ricadere. Ci siamo dati tre o quattro anni. Se succede subito, felicissimi. L’importante è evitare le crisi di crescita”.
I primi tasselli da toccare sono stati già citati dal presidente –
partendo dal centro sportivo, prima ancora che lo stadio – seguendo un
progetto come quello del City: “Hanno dimostrato che i risultati
costruiti nel tempo diventano stabili. In meno di vent’anni ha
raccontato una storia di successo. È ciò che si spera accada per tutte
le squadre del gruppo, di sicuro deve valere per noi. Il Manchester City nel 1999 era sostanzialmente come il Palermo. Guardatelo ora”.
Mirri, infine, si è soffermato sul rapporto fra City e i rosa:
“Mentre noi siamo a Manchester, a Palermo ci sono tre loro dirigenti per
scoprire i meccanismi del nostro settore giovanile. Il rischio che troviamo un nuovo Dybala e gli inglesi se lo prendano? Per me è un’opportunità. Grazie al gruppo, anche il nostro mercato si amplia. Quando a Manchester vorranno il nostro Dybala, ce lo pagheranno com’è giusto. Ma questo nuovo Dybala noi potremo trovarlo molto più facilmente grazie alla rete comune di scouting”.