“Stellone ‘vota’ Palermo: «A Corini però si deve dare tempo. Il
telecomando della nostra Tv lo troviamo anche al buio, ma se lo cambi
devi accendere luce…»”, titola il Corriere dello Sport in edicola oggi.
[…] Palermo arrivò qualche anno dopo. «Subentrai due volte,
comunque un’esperienza bellissima per l’importanza della città. Il primo
anno arrivai per sole 8 gare, ma arrivammo alla finale play off persa
in quel modo». La seconda volta invece c’era il caos, Zamparini stava
per mollare, Foschi faceva il presidente, a gennaio aumentò la
confusione. «La squadra era ottima, molti sono in A, ma l’ingresso degli
inglesi nel club complicò tutto. Si creò una situazione pesante ma il
gruppo era con me. Venni mandato via dopo un pari col Padova ma avevo
appena battuto Benevento e Verona». Un altro mese e quella società
scomparve.
Oggi c’è un altro Palermo, gratificato dal rapporto con una casa
madre d’eccezione, il City Group. Ieri la società ha ufficializzato che
la prossima settimana la squadra, durante la sosta, sarà ospite
all’Etihad Campus di Manchester, il quartier generale degli sky blues di
Guardiola. Stellone approva: «Avere una simile realtà alle spalle dà
garanzie. A Corini però si deve dare tempo. Dopo le dimissioni di
Baldini, il Palermo si è mosso bene sul mercato ma per assimilare nuovi
arrivi e cambio modulo possono servire 3 mesi». Tira fuori un paragone
curioso: «Il telecomando della nostra Tv lo troviamo anche al buio, ma
se lo cambi devi accendere luce… I nomi acquistati sono importanti, ma
in B vanno incastrati molti fattori per fare bene». Stellone si
distenderà sul divano e si godrà la sfida di Frosinone: il ricordo di
quella serata controversa e che riempì di delusione lui e i tifosi rosa
gli resterà dentro. Ma sempre più sfumato.