Palermo, avv. Galassi: “Al City Group mancava una italiana. Tutto vogliamo arrivare in Serie A”
L’avvocato Alberto Galassi, membro del Board del City Football Group, ha parlato a Sky Sport
della scelta di comprare il Palermo come dodicesimo club del gruppo:
“Nella galassia del Manchester City mancava un club italiano, la
tifoseria del Palermo è eccezionale, la scelta è stata semplice ed è
stata fatta prima dei playoff. Scelta facile che con il consiglio del
City abbiamo abbracciato con gioia, io poi adoro la Sicilia quindi è
stata una scelta davvero facile. Abbiamo tutta la tecnologia
disponibile, di innovare, sviluppare talenti, è una bella avventura. Una
tifoseria così non me la sarei mai aspettata e il cuore è tutto nel
calcio. Il City ha cambiato 3 allenatori in 12 anni, se c’è un club che
ha in mente la stabilità è il nostro. Una B serena e magari vedere se ci
sono i presupposti per giocarsi il passaggio. Tutti vogliamo arrivare
in Serie A e l’obiettivo è quello, ma ci vorrà tanto lavoro di
preparazione. La Serie B quest’anno è molto difficile, la dovrebbero
chiamare A2, guardando le squadre che ci sono”.
della scelta di comprare il Palermo come dodicesimo club del gruppo:
“Nella galassia del Manchester City mancava un club italiano, la
tifoseria del Palermo è eccezionale, la scelta è stata semplice ed è
stata fatta prima dei playoff. Scelta facile che con il consiglio del
City abbiamo abbracciato con gioia, io poi adoro la Sicilia quindi è
stata una scelta davvero facile. Abbiamo tutta la tecnologia
disponibile, di innovare, sviluppare talenti, è una bella avventura. Una
tifoseria così non me la sarei mai aspettata e il cuore è tutto nel
calcio. Il City ha cambiato 3 allenatori in 12 anni, se c’è un club che
ha in mente la stabilità è il nostro. Una B serena e magari vedere se ci
sono i presupposti per giocarsi il passaggio. Tutti vogliamo arrivare
in Serie A e l’obiettivo è quello, ma ci vorrà tanto lavoro di
preparazione. La Serie B quest’anno è molto difficile, la dovrebbero
chiamare A2, guardando le squadre che ci sono”.