Vertice incentrato sul mercato, ieri, in casa Palermo. Ne dà conto il Giornale di Sicilia oggi in edicola.
Mirri, Baldini e Castagnini. Il Palermo ricomincia da tre e lo fa al
«Barbera», in attesa di accogliere il nuovo management e di dare il via
all’era City. La stagione, intanto, la programmano loro, nel segno della
continuità con un passato che ha visto i rosanero ritornare in Serie B.
Il summit di ieri allo stadio ha segnato un ulteriore passo in avanti
nel lavoro da svolgere per preparare la squadra, chiamata già tra nove
giorni a scendere nuovamente in campo per il pre-campionato.
Il ritiro è già stato organizzato, di rinnovi se ne parlerà solo una
volta giunti al closing con la holding dello sceicco Mansur, poi si
punterà al mercato in entrata per rinforzare un organico che necessita
di innesti… e di un ritorno. Quello di Brunori, ormai messo in cima alle
priorità per la campagna acquisti, che entrerà nel vivo solo dopo aver
fatto tutte le valutazioni del caso con i nuovi finanziatori. Dalle mura
di viale del Fante non trapela granché, ma è chiaro che l’incontro di
ieri sia stato incentrato su tutto il lavoro da fare nei prossimi
giorni. Si parte dalle presentazioni con i rappresentanti del City
Football Group e si arriva fino alla preparazione estiva, in programma
dal 10 al 30 luglio al «Tenente Onorato» di Boccadifalco.
All’uscita dalla sede, Baldini ha ribadito ad alcuni tifosi presenti
nel piazzale come la decisione di allenarsi in città sia stata sua,
dettata dalla volontà di mantenere il legame con il popolo rosanero
anche nel periodo solitamente riservato al ritiro. Quando il summit era
già iniziato, è apparso allo stadio anche Sagramola, il cui futuro ormai
sembrerebbe essere segnato con l’imminente ingresso di Gardini nei
quadri dirigenziali. Proseguirà invece il lavoro di Castagnini, che nei
giorni scorsi ha avviato i contatti con la Juventus e l’agente di
Brunori per cercare di trattenere la punta in Sicilia. Primi passi, ma
si attende l’inizio della nuova era per poter portare avanti ogni
discorso (tra l’altro, il dirigente si starebbe guardando attorno per
eventuali alternative).
Anche perché c’è una questione numerica da non sottovalutare: oggi il
Palermo ha in organico dieci over 23, che diventerebbero undici con
Brunori, più sette contratti scaduti ieri. Tolto Accardi, che
rientrerebbe tra le «bandiere», se venissero confermati tutti,
rimarrebbe spazio solo per un over, potendone inserire in lista un
massimo di diciotto. È ovvio che qualcuno non troverà posto,
probabilmente Pelagotti, Odjer e Floriano, senza escludere altri «tagli»
eccellenti. Sia tra quelli senza contratto, sia tra quelli rimasti in
squadra. Ogni cosa, però, è rinviata ad annunci fatti. Quelli che
potrebbero arrivare in qualunque momento, da oggi in poi, perché il
closing va solamente formalizzato a questo punto.
E la febbre degli Emirati, a Palermo, sta salendo a dismisura. Ieri,
allo stadio, un tifoso si è presentato con i vestiti tradizionali della
cultura araba, ma al di là del «folklore» che contraddistingue i
sostenitori rosanero, c’è chi freme per un’ufficialità attesa da quando
sono finiti i play-off. Il tutto mentre nel pomeriggio, un centinaio di
persone si è riunita nel piazzale del «Barbera» per mettere la propria
impronta – rigorosamente di colore rosa – nella cancellata esterna dello
stadio, dipinta interamente di nero. Una risposta all’atto di
vandalismo dei giorni scorsi.