Mondiale 2022, che guaio per la Rai: un tonfo da 200 milioni di euro
La mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali in Qatar del 2022 ha
causato grossi problemi anche in casa Rai. L’emittente televisiva
italiana si trova in una situazione molto delicata a fronte dell’enorme
investimento fatto per ottenere i diritti televisivi di tutte le partite
del prossimo Campionato del Mondo che, a causa della mancata
qualificazione degli azzurri, attirerà un’enorme fetta di telespettatori
in meno. Non è un caso che le partite della Nazionale nelle grandi
competizioni ottengono sempre un ritorno di tifo davanti lo schermo non
indifferente ed è per questo che la Rai ha sborsato una cifra tra i 150
ed i 200 milioni per poter ottenere i diritti di trasmissione in Italia
delle partite della massima competizione mondiale calcistica, cifra
spropositata che rischia di mettere in seria difficoltà l’emittente
televisiva, si stima una perdita vicina al 30% per sponsor e pubblicità
che a fronte di un investimento tanto elevato sta portando l’azienda a
pensare di ripartire i diritti su suolo nazionale. Si vocifera che sia
Amazon Prime, che sta ottenendo un ottimo successo qualitativo con le
partite di Champions League, che Sky siano interessate ad acquistare i
diritti di trasmissione di una parte di match (che si aggirerà intorno
alle 30 gare), mossa che consentirebbe alla Rai di ammortizzare la
perdita economica in vista. Alla finestra c’è anche Mediaset, che ha
trasmesso i Mondiali di Russia 2018, che potrebbe mirare a trasmettere
in chiaro i pacchetti acquistati.
causato grossi problemi anche in casa Rai. L’emittente televisiva
italiana si trova in una situazione molto delicata a fronte dell’enorme
investimento fatto per ottenere i diritti televisivi di tutte le partite
del prossimo Campionato del Mondo che, a causa della mancata
qualificazione degli azzurri, attirerà un’enorme fetta di telespettatori
in meno. Non è un caso che le partite della Nazionale nelle grandi
competizioni ottengono sempre un ritorno di tifo davanti lo schermo non
indifferente ed è per questo che la Rai ha sborsato una cifra tra i 150
ed i 200 milioni per poter ottenere i diritti di trasmissione in Italia
delle partite della massima competizione mondiale calcistica, cifra
spropositata che rischia di mettere in seria difficoltà l’emittente
televisiva, si stima una perdita vicina al 30% per sponsor e pubblicità
che a fronte di un investimento tanto elevato sta portando l’azienda a
pensare di ripartire i diritti su suolo nazionale. Si vocifera che sia
Amazon Prime, che sta ottenendo un ottimo successo qualitativo con le
partite di Champions League, che Sky siano interessate ad acquistare i
diritti di trasmissione di una parte di match (che si aggirerà intorno
alle 30 gare), mossa che consentirebbe alla Rai di ammortizzare la
perdita economica in vista. Alla finestra c’è anche Mediaset, che ha
trasmesso i Mondiali di Russia 2018, che potrebbe mirare a trasmettere
in chiaro i pacchetti acquistati.